Quando ho aperto “cambiopasso” non sapevo dove questa esperienza mi avrebbe portata. In realtà avevo poche aspettative, se non quella manifesta di fare esercizi di scrittura e quella meno esplicita di agitare un po’ le acque e stare a vedere quello che sarebbe successo.
In realtà un po’ di cose, sebbene non eclatanti, sono successe, e mi riservo un post per raccontare quali. Ma oggi voglio dirvi dell’aspetto per me più sorprendente a cui questa esperienza mi ha condotto sinora.
La novità è che grazie al blog è iniziata, lentamente ma inesorabilmente, a maturare in me l’idea di un piano B, di un’uscita di sicurezza. Ha cominciato a prendere forma un piccolo progetto, un’idea nuova a cui pian piano ho iniziato ad affezionarmi.
Come ho già detto più di una volta su questo blog, per vari motivi, o forse solo per mancanza di coraggio, sulle mie passioni non ho mai investito né energie, né illusioni.
Scrivendo sul blog, ma anche leggendo quelli altrui, mi sono resa conto che c’è tutto un mondo che brulica in rete e che vive e si muove all’interno di quella che è la mia più grande passione: la scrittura.
Così più mi affacciavo su queste realtà più mi veniva voglia di farne parte in modo più attivo. E se per lungo tempo mi sono chiesta come fare, l’altro giorno, mentre leggevo uno dei vostri post, improvvisamente i vari tasselli si sono incastrati tra di loro e un’idea concreta ha iniziato a prendere forma.
Non si tratta di nulla di stravolgente né di innovativo per la rete, ma per me sì. Perchè ho deciso di provare ad investire su un’idea.
Non si tratta di un progetto che si realizzerà nel breve periodo, tutt’altro. Prima di tutto voglio studiare, prepararmi, acquisire strumenti e competenze. Devo capire come incastrarlo con il piano A, come fare a dargli, oltre che forma, anche sostanza. Insomma le cose da fare sono ancora tante. Anche perché so che mi muoverò in un mondo che, tutto sommato, non sente l’esigenza di una voce nuova.
Forse resterà solo un sogno, forse, ad un certo punto, mi renderò conto che non ho il tempo, il talento, le energie e chissà cos’altro per portarlo avanti. Ma adesso voglio crederci.
Perché quello che oggi ha valore è che è nato un sogno. Piccolo, senza pretese, timido. Come chi l’ha generato. Ma allo stesso tempo capace di trasmettere energia e linfa vitale proprio in chi lo ha pensato.
Insomma in un periodo di stanca, in cui con due bimbi piccoli, le passioni fanno fatica ad uscire da quattro mura, in un momento in cui anche andare al cinema diventa un’impresa, si è fatta strada una piccola ambizione che sente il bisogno di uscire allo scoperto.
E questo, per me che ho la tendenza a darmi per vinta prima ancora di provare, è già una grande vittoria. E lo è perché è nata la voglia di mettermi in gioco, di ricominciare a studiare, di conoscere cose nuove, di entrare in un terreno per me finora inesplorato, di investire in una passione.
“Non è la destinazione che conta, ma il viaggio”, ha detto qualcuno. Ma per dare senso al viaggio ci vuole una meta. Ed individuarla non è semplice. Per questo, proprio perché è merce rara, quando ci si imbatte in un sogno bisogna maneggiarlo con cura, coccolarlo, proteggerlo e preservarlo.
Ed è anche per questo che per ora non vi svelerò di cosa si tratta. Anche perché quello che conta davvero per me è aprire la porta al cambiamento, rendermi conto che, se in passato ho percorso una strada che non sentivo mia, in qualche modo posso, se non cambiare sentiero, quanto meno, correggere il tiro. E credete che per me, che ho la tendenza a piangermi addosso senza muovere un passo, è già un successo.
Ecco, questo è il regalo che mi ha fatto il blog: mi ha convinta che la voglia di scrivere ha passato la nottata e sembra avere una certa tempra, mi ha spalancato la porta su una nuova realtà in cui il mondo della scrittura si muove, mi ha messo in contatto con chi il proprio sogno l’ha realizzato e mi ha dato la voglia e l’idea di coltivarne uno tutto mio.
Così ora come ora, sebbene mi senta ancora impreparata, credo di essere anche piuttosto determinata, se non a riuscirci quanto meno a provarci.
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