brittany non si ferma più

BRITTANY NON SI FERMA PIU’ (recensione)

Questo blog era nato per parlare di cambiamento, poi ha preso strade diverse, ma ogni tanto mi piace tornare alle origini. Così ho deciso di Iniziare l’anno raccontandovi di un film che con il cambiamento ha molto a che fare.

Brittany non si ferma più è l’opera prima del drammaturgo americano Paul Down Colaiazzo ed è ispirato ad una storia vera, quella di Brittany O’Neill, una cara amica del regista dei tempi del college.

La protagonista è una giovane newyorchese che vive facendo lavoretti, mangiando in modo sregolato, e alzando il gomito piuttosto spesso. Ha un pessimo rapporto con il proprio corpo che vira, in modo sempre più evidente, verso il sovrappeso. Tra la vasta gamma degli stereotipi da interpretare lei sceglie quello dell’amica divertente e un po’ sfigata, una Bridget Jones sempre pronta a far baldoria dietro la quale si cela però una personalità frustrata e insoddisfatta.

Il pretesto per la svolta arriva quando, durante un controllo clinico, il medico le prescrive dieta e movimento. Lo scopo è quello di perdere peso e scongiurare conseguenze gravi per la propria salute.

Non potendosi permettere la palestra Brittany decide raggiungere l’obiettivo iniziando a correre. Il giro del quartiere le sembra un traguardo inarrivabile, ma superato quello, isolato dopo isolato, Brit arriva a prefiggersi il ben più ambizioso proposito di correre la maratona di New York.

Brittany non si ferma più è un film sul cambiamento e sugli effetti che porta con sé. Ci dice che mettendo mano ad una parte della nostra vita anche gli altri ambiti, ne vengono inevitabilmente travolti, con un effetto domino difficile da arrestare. Brittany inizia infatti a perdere peso, ma anche ad allontanare le amicizie tossiche e a coltivare rapporti sani e costruttivi, in un processo nel quale imparerà gradatamente ad aver fiducia in se stessa.

La pellicola racconta come spesso il cambiamento ci costringa a fare i conti con le parti meno ideali di noi e a passare attraverso le nostre paure e i nostri traumi. Ma ci ricorda anche che, se i cambiamenti ci riconnettono con i nostri problemi, è altresì vero che, mettendoceli di fronte, ci offrono la possibilità di risorverli.

La storia di Brittany è la storia di un riscatto dove la maratona diventa la metafora del percorso che si deve compiere per arrivare alla meta, che non può non passare attraverso la fatica e lo sforzo, e che dipende in gran parte dalla determinazione di chi lo mette in atto.

Ma il cambiamento vero non è, né può essere, quello che coinvolge solo il corpo. Brittany infatti continuerà a sentirsi fuori luogo anche dopo aver perso parecchi chili. Il corpo però diventa nel film un mezzo prezioso e imprescindibile attraverso il quale la protagonista compie la propria catarsi.

Prendendosi cura del suo fisico Brittany inizia infatti a prendersi cura anche di altre parti di sè e la nuova prospettiva che inizia ad avere sul suo corpo la costringe a guardare in modo diverso anche il mondo che la circonda.

Brittany non si ferma più è il film di un percorso di rinascita raccontato senza toni drammatici, dove la leggerezza che l’accompagna non diventa mai sinonimo di superficialità, ma trasforma in intrattenimento il percorso di crescita della protagonista senza per questo far perdere credibilità alla pellicola.

Tutto ciò anche grazie alla brava Jillian Bell che interpreta Brittany la cui performance recitativa merita un plauso e dona valore all’intera commedia.

“La maratona non la fai per vincere ma per arrivare.” dice Brittany verso la fine del film, a prova del fatto che il cambiamento non è una sfida contro gli altri, ma contro se stessi. Anzi per se stessi. Per dimostrare che, se lo vogliamo davvero, anche gli obiettivi apparentemente più irraggiungibili possono diventare un traguardo alla nostra portata.


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6 risposte a “BRITTANY NON SI FERMA PIU’ (recensione)”

  1. Avatar illettorecurioso

    Mi è piaciuto davvero tanto questo film.
    L’atteice protagonista è stata bravissima nel ruolo di Brittany

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    1. Avatar blogcambiopasso

      Hai ragione, Jillian Bell da 10 e lode

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  2. Avatar Pensieri rotondi

    E insomma mi toccherà vederlo. Grazie a te. 🙂😉

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    1. Avatar blogcambiopasso

      Ciao Maddalena. Che piacere risentirti. Come stai?

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  3. Avatar Evan

    This waas a lovely blog post

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