GUSCI DI LUMACA

La paura questa volta filtra in modo più efficace. Forse durante il primo lock down ci sentivamo più protetti. Ora sappiamo che con due bambini che vanno e vengono da scuola siamo più esposti, più vulnerabili. Si tratta però di una paura subdola, che non grida a gran voce, indicando il nome del vero colpevole, ma filtra piuttosto attraverso cose piccole che apparentemente col mostro non hanno nulla a che fare.

Mi accorgo che mi creano ansia situazioni sulle quali prima sorvolavo con più leggerezza: una mail di lavoro, una risposta sgarbata, il protrarsi di un silenzio.

Anche i bambini, che sembrano più spensierati, in apparenza ignari del pericolo che ci sovrasta, trovano il modo per esprimere un timore che non risparmia neppure loro.

Bibì ieri si è intrufolata con noi nel lettone nel cuore della notte. Dice che ha sognato un’enorme lumaca senza guscio che strisciava sullo stipite della nostra porta d’ingresso. Le lumache sono l’unico essere vivente che le fa paura, l’unica figurina che si è rifiutata di appiccicare sul suo album degli Amici Cucciolotti.

Ho letto che sognare lumache senza guscio simboleggia la sensazione di sentirsi troppo esposti, privi di difese contro i nemici che ci attaccano e nei confronti dei quali non possiamo proteggerci e mi è parso semplice, in questo momento, individuare il demone che fa sentire mia figlia così fragile e indifesa.

Gli esperti dicono che i bambini hanno bisogno di ascoltare anche storie spaventose per poter esorcizzare le proprie paure. Che le favole classiche non andrebbero troppo edulcorate perchè non bisogna nascondere ai più piccoli i pericoli, o negarne l’esistenza, ma occorre piuttosto aiutarli a razionalizzarla, insegnare loro che i draghi e gli orchi si possono sconfiggere.

Così ci infiliamo nelle storie. Racconto di Ulisse che ha sconfitto Polifemo, di Davide che con astuzia ha messo al tappeto Golia, di Hans e Gretel che hanno ucciso la strega.

Cerco modalità per controllare anche le mie di paure, per non sprofondare in un buco nero e restare a galla. Mi costruisco una routine nuova che mi restituisca quelle certezze che sembrano essermi scivolate vie. Cerco un guscio di lumaca.

Provo a non isolarmi dal mondo. Accompagno i bambini a scuola e li vado a prendere. Faccio qualche passeggiata nei paraggi. Chiamo le amiche, prendo lezioni di yoga su youtube. Domenica ho persino ridipinto la cucina (anche se il tortora che era nelle mie intenzioni, una volta finito, si è rivelato, tenente al color cacchetta e dovrò raddrizzare il tiro). Ma soprattutto leggo libri e guardo film, perchè anche per me le storie sono sempre state un’ancora di salvezza e una finestra spalancata sul mondo.

Per il resto non c’è molto altro da fare, se non una cosa difficilissima, almeno per me che sono sempre di corsa, che ho la tendenza a scappare dal qui e ora e a proiettarmi nel futuro con programmi e progetti.

Ed è smetterla di dimenarmi come un uccellino in gabbia, cercare un senso anche a questi giorni in apparenza immobili e provare a riempirli di significato. Rassegnarmi al fatto che la vita è fatta anche di cose che sfuggono al nostro controllo e imparare a stare dentro anche a quelle. Stare ferma in un presente che non mi piace e non dimenticare che, certo i mostri esistono e fanno paura, ma alla fine Ulisse sconfiggere Polifemo e riprende a navigare verso nuove avventure.


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2 risposte a “GUSCI DI LUMACA”

  1. Avatar Gisella

    Perdere il guscio e sentirsi vulnerabili… si. Rende bene l’idea.. .
    Ti/vi abbraccio

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    1. Avatar blogcambiopasso

      Ciao Gisella, un abbraccio anche a te

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