CERCASI

A Ottobre inoltrato posso riprendere fiato. Settembre, con il suo carico di incombenze, è terminato: la scuola è iniziata, i libri e i quaderni sono stati acquistati, le iscrizioni ai vari corsi si sono concluse, la Milano Ristorazione è stata pagata.

L’agenda si è svuotata e posso finalmente provare a riempirla con qualcosa che renda la mia vita borghese e ben incanalata, più simile a me e un po’ meno a quella di tutti gli altri.

Ma mentre mi guardo intorno e passo in rassegna le mia vecchie passioni mi accorgo che l’entusiasmo nei loro confronti ha perso vigore.

Da un po’ ti tempo mi manca lo slancio verso la scrittura. Provo ad inventarmi qualcosa, un post o un racconto, ma non trovo le parole. Si saranno nascoste dentro i cassetti dei miei figli che risucchiano tutto: giocattoli, matite, e anche le energie della mamma. Avranno fatto la fine dei calzini che metti in lavatrice e spariscono nel nulla, divorati da un buco nero a forma di oblò. O forse sono sommersi sotto qualche strato noia, sopra uno scaffale sul quale si è accumulata troppa polvere. Ma anche le poche volte che mi capita di trovarle non riesco a metterle in fila. Provo a dare un senso a quello che scrivo, ma quello che scrivo un senso non ce l’ha. Inizio vari post, ma non riesco a finirli, restano lì incompiuti, in un file del desktop con la scritta “bozze”.

Anche la lettura non mi prende più come un tempo. Il fatto è che non riesco a trovare un romanzo che mi catturi davvero. Passo il tempo su Anobii a esaminare le recensioni dei libri e poi quando finalmente scelgo e inizio a leggere mi annoio da morire. Darei lo stipendio di Ottobre per leggere un libro con lo stesso entusiasmo con cui da bambina ho divorato il Barone Rampante o con cui da grande mi sono fatta rapire dalla Casa del Sonno o dal Cardellino.

Insomma sembra che il tema del mio mese di Ottobre sia “cercare”: le parole perdute, un romanzo che abbia qualcosa da dirmi, ma soprattutto una fiamma da alimentare, una nuova passione che sia fonte di energia vitale. Oltre che i calzini spaiati, ovviamente.

E così mi sono messa alla ricerca, ma non mi sono data regole, vorrei dire che cerco ciò che è in armonia con la mia natura e vado in quella direzione. Ma non è così. Più che altro sviluppo l’attitudine al nuovo. E poi resto in ascolto. Mi sto spostando da un piano “intellettuale” a uno più fisico, sebbene quest’ultimo non sia mai stato molto nelle mie corde. Ma sperimento: ho voglia di cambiamento, di nuovi orizzonti.

Per ora ho pensato di iniziare a giocare a Padel. Sì lo so che ci giocano tutti che è molto di moda, soprattutto a Milano, ma come ha detto Pietrangeli è uno sport per “pippe” e quindi sarebbe molto adatto a me che nell’attività fisica non ho mai raggiunto, diciamo, vette altissime.

E poi in pausa pranzo, quando sono in smart working vado a camminare con un’amica. Devo dire che oltre ai muscoli delle gambe, usiamo molto quelli del volto. Ma comunque mi fa bene muovermi. L’attività fisica libera endorfine e tiene alto l’umore.

Che poi il bello è che magari cerchiamo una cosa e ne troviamo un’altra. Come Colombo, che cercava l’India e ha trovato l’America. E magari mi renderò conto che ciò che ho trovato è più adatto alle mie esigenze rispetto a quello che speravo di trovare.

Oppure farò giri amplissimi per poi tornare al punto di partenza, dalle mie care e vecchie passioni. Staremo a vedere, nel contempo cambio un po’ strada, che aprirsi al nuovo libera risorse rimaste inesplorate e fa sentire vivi.

E chissà, magari questo continuo cercare mi aiuterà anche a ritrovare un senso. Come questo post. Che un senso non ce l’ha, ma si sforza di trovarne uno.


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Comments

4 risposte a “CERCASI”

  1. Avatar vitaincasa il lato rosa della vita

    Ho letto molto volentieri il tuo post, in molti punti mi sono riconosciuta nelle tue parole. Penso che siano cambiamenti “da mamme”, non solo legati all’età…

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    1. Avatar blogcambiopasso

      sì, sono cambiamenti legati al vissuto più che all’età. stiamo a vedere cosa succede.

      Piace a 1 persona

  2. Avatar Cristina Biggi
    Cristina Biggi

    Bel pezzo. Mi sa che ti sei risvegliata. Ma con chi vai a camminare in pausa pranzo? E poi dove? Sul cemento milanese con le macchine che scorrono a fianco?

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    1. Avatar blogcambiopasso

      Ciao Cri, vado con una mia amica in un parchetto dietro casa, ma ora che fa freddo camminiamo meno e prendiamo più aperitivi 😉

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